Contesto culturale
Il Veneto si pone al vertice nazionale nell’ambito dei settori della pesca e dell’acquacoltura e queste attività rappresentano per la regione un fattore economico di estrema importanza. Va infatti ricordato che oltre il 70% degli allevamenti intensivi italiani e la metà delle superfici adibite a vallicoltura sono situati nel Nord-est. A questo si aggiunga che la Laguna di Venezia è uno degli ecosistemi costieri più estesi d’Europa e dell’intero bacino Mediterraneo, con un immenso patrimonio biologico, faunistico e floristico. Tuttavia questa realtà produttiva presenta diversi problemi legati allo sfruttamento indiscriminato delle risorse marine, in passato ritenute abbondanti e riproducibili all’infinito.
In effetti, le tecniche di pesca hanno incrementato la produttività, ma sono state spesso incuranti delle conseguenze nel medio-lungo periodo. Ciò ha notevolmente impoverito mare e laguna, influendo negativamente sugli operatori del settore (pescatori), ma anche con gravi conseguenze sull’indotto. Inoltre, il progressivo degrado degli ambienti marini, soprattutto costieri, nell’area dell’Alto Adriatico, in particolare della Laguna di Venezia, sta incidendo profondamente sull’integrità degli ecosistemi con evidenti riflessi negativi sul mantenimento della biodiversità e di conseguenza sulla disponibilità delle risorse.
I problemi legati alla pesca, all’acquacoltura ed alla salvaguardia ambientale si stanno facendo sempre più pressanti e con essi le sollecitazioni, da più parti, di operare fattivamente alla loro soluzione. E’ nella prospettiva di una positiva ricaduta per le attività legate alla laguna e al mare, che l’Università di Padova, sulla base di motivazioni di carattere culturale e socio-economico, ha sostenuto l’ampliamento delle sue iniziative didattiche e di ricerca concentrando in particolare l’attenzione su Chioggia e le aree costiere limitrofe. La sola città di Chioggia infatti, con un fatturato nel settore ittico, compreso l’indotto, che rappresenta 1/6 di quello nazionale ed una flottiglia che da sola rappresenta il 10% di quella nazionale, si presenta come sede di elezione per operare proficuamente, in stretta relazione con le attività locali, alla salvaguardia ed alla gestione responsabile del patrimonio ambientale marino.
Le strutture in cui attualmente si svolgono le attività di didattica e di ricerca dell’Università di Padova in Chioggia sono Palazzo Grassi e la Stazione Idrobiologica "Umberto D'Ancona".