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Rubrica

Personale Strutture

Qualifica

Professoressa Associata

Indirizzo

VIA U. BASSI, 58/B - PADOVA

Telefono

0498276198

La Prof. Francesca Cima, nata a Padova il 29 Marzo 1966 e ivi residente, il 16 Luglio 1990 ha conseguito la Laurea in Scienze Naturali presso l’Università degli Studi di Padova a pieni voti (110/110) e la Lode. Il 21 Gennaio 1991 ha vinto il Concorso per esami per l’ammissione al Dottorato di Ricerca in Biologia Evoluzionistica – VI ciclo – presso l’Università degli Studi di Padova e il 22 Giugno 1994 ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca discutendo una tesi dal titolo “Emociti e immunità nell’ascidia coloniale Botryllus schlosseri”. Dal 1996 al 1998 ha usufruito di Borsa di Studio di durata biennale per l’attività di Ricerca Post-dottorato riservata all’area n° 5 (Scienze Biologiche), linea di ricerca “Biologia Evoluzionistica”, svolgendo la sua attività di ricerca presso il Dipartimento di Biologia. Il 19 Giugno 1998 ha vinto il Premio Nazionale “Paolo Gatto 1998” su problematiche riguardanti la Laguna di Venezia, assegnato dall’Accademia Nazionale dei Lincei alla presenza del Presidente della Repubblica. Dall’ 1 Febbraio 1999 ha usufruito di Assegno di Ricerca di durata biennale per la collaborazione ad attività di ricerca nell’ambito del Progetto dal titolo “Differenziamento ed interazioni cellulari in Tunicati” (Area scientifico-disciplinare n° 6 Scienze Biologiche – Macroarea 3) con rinnovo biennale dal 1 Febbraio 2001. Nel 2000 è stata Responsabile Scientifico del Progetto di Ricerca per Giovani Ricercatori dell’Università di Padova “Sviluppo di nuovi bioindicatori e biomarkers per lo studio di impatto ambientale da stannorganici sugli ecosistemi costieri”. Il 1 Ottobre 2001 ha conseguito il Master Universitario in “Tecniche di Analisi Microscopica in Biologia” presso l'Università degli Studi di Pavia. Dal 2005 al 2018 è stata Ricercatore Universitario SSD BIO/06 “Anatomia comparata e Citologia”, Facoltà di Scienze MM. FF. NN., Università di Padova, Dipartimento di Biologia. Dal 2019 è Professore Associato di Anatomia Comparata e Citologia e tiene i corsi di "Biologia Cellulare" e "Storia evolutiva dei Vertebrati" per la Laurea Triennale in Biologia.

La Prof. Francesca Cima è socia dell’Unione Zoologica Italiana, del Gruppo Embriologico italiano, dell’Associazione Italiana Naturalisti (ove è anche inserita nel Repertorio Nazionale Soci Esperti dei Dottori in Scienze Naturali in qualità di “Socio Qualificato”), della Società di Scienze Naturali del Trentino, della Società Italiana di Immunobiologia Comparata e dello Sviluppo, della New York Academy of Sciences, della Society for Histochemistry e della Società Italiana di Istochimica di cui, dal 2018, è membro del Consiglio Direttivo. E' stata “advisory board member” della rivista internazionale Applied Organometallic Chemistry (ISSN:1099-0739, Wiley & Sons Ltd; General Editor: Prof. P.J. Craig)e, attualmente, delle riviste internazionali "European Journal of Histochemistry) (ISSN: 1121-760X, PAGEPress; Editor in Chief: C. Pellicciari) e "Journal of Marine Science and Engineering" (ISSN: 2077-1312; Editor in Chief: Prof. T. Clare). La sua attività di ricerca è documentata da più di 200 pubblicazioni in extenso, comunicazioni a congressi internazionali, comunicazioni a congressi nazionali e capitoli di libri/enciclopedie; è inoltre autore di 1 monografia, 1 curatela, 1 traduzione.

Avvisi

WEBSITE PERSONALI:

https://sites.google.com/site/ascidianbiologylab/our-staff/francesca-cima
http://www.researcherid.com/rid/D-6408-2011
https://www.researchgate.net/profile/Francesca_Cima/?ev=hdr_xprf
http://orcid.org/0000-0001-5232-3918


INDICATORI BIBLIOMETRICI (1993-2021; ORCID ID: 0000-0001-5232-3918):

H-index (da SCOPUS): 26
Scopus Author ID: 7004146606

Orari di ricevimento

  • presso Lab 19 ("Biologia delle Ascidie"), Dipartimento di Biologia - primo piano Sud
    si riceve su appuntamento (email: francesca.cima@unipd.it; tel. 049-8276198)

Area di ricerca

1. IMMUNOBIOLOGIA COMPARATA DI INVERTEBRATI MARINI (TUNICATI, MOLLUSCHI BIVALVI, SIPUNCULIDI)
a) Linea sanguigna e immunosorveglianza in invertebrati marini con particolare riguardo ai tunicati (Ascidiacei e Taliacei)
b) Immunotossicità e bioaccumulo di composti antivegetativi ("antifouling") in invertebrati marini bioindicatori costieri (ascidie, molluschi bivalvi, ricci di mare, sipunculidi, coralli molli)

2. BIOLOGIA DELLO SVILUPPO E ANATOMIA COMPARATA
a) Apoptosi e ciclo coloniale nell’ascidia Botryllus schlosseri
b) Embriotossicità e alterazioni dello sviluppo larvale da composti antivegetativi ("antifouling") in invertebrati marini
c) Spermatogenesi nelle Appendicolarie
d) Aspetti morfo-funzionali del canale alimentare di Ascidie, Taliacei e Appendicolarie

Tesi proposte

1. EVOLUZIONE DEL SISTEMA IMMUNITARIO: caratterizzazione degli emociti e dell'immunosorveglianza nei Molluschi Bivalvi e nei Tunicati, questi ultimi importanti filogeneticamente per le affinità con i Vertebrati. I diversi tipi cellulari del sangue verranno studiati dal punto di vista morfologico e funzionale (fagocitosi, chemiotassi, citotossicità, riconoscimento, infiammazione) al fine di definirne ruolo e linee differenziative a partire da cellule indifferenziate pluripotenti ("stem cells") anch'esse oggetto di indagine.
2. ANALISI DEL CICLO COLONIALE DEGLI ASCIDIACEI: le colonie delle ascidie subiscono regressione periodica settimanale in condizioni di allevamento in cui i vecchi zoidi vengono sostituiti da quelli nuovi. Il fenomeno è interessante per lo studio della morte cellulare programmata (apoptosi) nei bassi Cordati. Il ciclo coloniale verrà pertanto analizzato in relazione ai cambiamenti che si verificano a livello individuale, tissutale e cellulare durante la regressione e il ricambio generazionale, ricercando i meccanismi di take-over e l'espressione di geni anti- e proapoptotici che, nei Vertebrati, caratterizzano la cascata delle caspasi.
3. STUDIO DELLA COMUNITA' AD ASCIDIE NELLA LAGUNA DI VENEZIA: argomento di carattere ecologico. Verrà analizzata periodicamente, utilizzando vari indici descrittori della biodiversità, la successione ecologica del macrofouling di substrato duro su pannelli di vario materiale (vernici antivegetative in commercio o nuovi sistemi di protezione delle coste come i geotessili) immersi in alcune stazioni della laguna a varia idrodinamicità.
4. ECOTOSSICOLOGIA: immunotossicità da nuovi composti antivegetativi alternativi agli stannorganici in invertebrati marini. Verrà affrontata la problematica della possibile azione immunodepressiva delle nuove sostanze antivegetative introdotte di recente come sostitutive dei composti stannorganici (TBT, TPT) messi al bando in tutto il mondo per l'elevata tossicità su invertebrati marini sessili non bersaglio e quindi per le gravi ricadute sugli ecosistemi marini costieri.
5. RESTAURO E CATALOGAZIONE DELLE COLLEZIONI DI VERTEBRATI DEL DIPARTIMENTO DI BIOLOGIA: lo studente apprenderà le principali tecniche di conservazione, esposizione, restauro e catalogazione di una classe di Vertebrati in relazione a preparati tassidermizzati, conservati in liquido, osteologici e repliche di fossili. Si richiedono pazienza, metodicità, ordine, intraprendenza e una buona dose di creatività.

Lo studente deve essere seriamente motivato e interessato, predisposto a una frequenza costante del laboratorio o, nel caso di tesi sul campo, disponibile alle uscite periodiche per i rilevamenti.
Come prerequisito è richiesto il superamento degli esami di Biologia Cellulare, Zoologia e Anatomia Comparata e potrà:
a) acquisire conoscenze e metodologie basate su varie tecniche istologiche, istochimiche, istoenzimatiche e immunoistochimiche applicate alla microscopia elettronica, a scansione e a trasmissione, e ottica, a trasmissione e a fluorescenza, che trovano vari impieghi nel campo delle scienze biologiche e naturali;
b) sviluppare autonomia di ricerca in laboratorio e/o sul campo seguendo la raccolta, l'allevamento degli animali e l'allestimento di colture cellulari a breve termine;
c) utilizzare indici di tossicità e descrittori della biodiversità per valutare rispettivamente gli effetti immunotossici e destrutturanti della comunità bentonica.